Restauri 2017: colonna di via Giangrandi e lapide in Duomo
Si è svolta venerdì 26 maggio 2017 la cerimonia di inaugurazione dei due progetti di recupero conservativo voluti, curati e sponsorizzati dalla Pro Loco Faenza, alla presenza del sindaco Giovanni Malpezzi e del vicesindaco con delega alla Cultura Massimo Isola. I fondi per i restauri sono stati raccolti nel giugno 2016 quando la Pro Loco ha organizzato la 7° edizione della Biennale di Pittura Città di Faenza, al termine della quale i numerosi artisti partecipanti hanno donato le opere esposte per un'asta a scopo benefico. Già nel 2014, con analoga iniziativa, la Pro Loco era riuscita nell’obiettivo di restaurare due capitelli medievali nel Palazzo del Podestà. Il primo bene restaurato è una colonna in pietra, con al vertice l’antichissimo simbolo cristologico costantiniano del chrismon. Si tratta di una notevole testimonianza per la storia del cristianesimo faentino, ubicata in via Giangrandi, addossata al palazzo civico 2. Il secondo è invece una lapide datata 1598, la cui iscrizione ricorda la Convenzione faentina con la quale venne sancita la fine del Ducato estense. La lapide si trova sulla facciata della Cattedrale, a destra del portale principale. I lavori di recupero conservativo sono stati affidati dalla Pro Loco alla professionalità della restauratrice Silvia Morigi, di Fusignano. I due interventi sono stati possibili grazie all’interazione di diversi soggetti: gli artisti, i donatori partecipanti all’asta, la Soprintendenza di Ravenna, l’Amministrazione comunale e l’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra Gli artisti che hanno donato i quadri nel 2016 Mattia Aud, Silvia Battaglia, Umberto Boschi, Adriana Cantagalli, Ester Capucci, Simona Cicognani, Claudia Corradini, Laura Dolcini, Giuseppe Donati, Silvia Fabbri, Marisa Faccani, Gisella Faenza, Giacomo Ianiello, Amissao Lima, Giovanni Liverani, Mariangela Montanari, Mirna Montanari, Mauro Montorsi, Giancarlo Padovani, Francesco Pannetta, Giovanni Piazza, Bruno Retini, Miranda Succi, Valeria Tambini, Mario Tamborrino, Marinella Zaccherini |